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al testo di Angelo NGE Colella
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La cavalla aveva le tue ciglia due corte frangette pettinate con cura una su ogni occhio morbide come polpastrelli buone anche per fare il solletico. Lei era al sole come le foglie più in alto e mi guardava come fanno i cavalli pensando "io invece sono un cavallo" le ho toccato la fronte ed è stata come un tavolo di legno sotto una tovaglia il collo una cosa viva e calda come una corrente in mare aperto. Guardava me che i tarli mi hanno scavato tutto dentro e se ascolti su un punto del mio petto puoi sentirli bene che ancora rosicchiano. Il tuo non è un corpo per esprimere collera ad esempio non hai dita da serrare hai quattro zampe come le sedie di una volta e puoi farci rumore poi però sai fare quella cosa con la bocca come gli occhi dei bambini quando li chiudono per non esistere più ed hai fianchi stretti come un collo. E quando cammini stai mano nella mano con l'aria. |
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